AMORI NELLO SPECCHIO

In un perenne gioco di specchi fragile e intrigante si incontrano e si perdono tra mille incertezze amori dai molteplici volti. Si susseguono domande in cerca di risposte, alle quali forse uno specchio potrebbe rispondere, sottolineando le emozioni dipinte sui nostri volti. Ma è una speranza vana, perché lo specchio duplica solo le incertezze, trasportando la nostra alterità in un tempo sospeso, irraggiungibile, nel quale talvolta l’autore ama smarrirsi, “prolungando curiosità celate”.

Autore: Alberto Dionisi
Collana: Granelli di Luce
Pagine: 82 p., Brossura 
Lingua: italiano
Anno: ©2020 PandiLettere Edizioni
ISBN: 978-88-943706-6-9
Prezzo di copertina: € 12,00


Prima di tutto, apprezzo molto la sincerità con cui l’autore mette a nudo le sue fragilità, qualità scarsamente presente negli uomini, le riconosce senza esitare (“Ho paura delle fragilità, della debolezza e delle insicurezze che sono le mie compagne di viaggio”).Inoltre ha avuto il coraggio di dedicare un intero libro poetico alla donna come archetipo che s’incarna nelle diverse donne che ha incontrato nella sua vita con tutte le loro luci e ombre. Il suo mi sembra un canzoniere moderno dove si celebra la donna, la quale può salvare ma anche dannare come “donna della vita e della morte” e, nello stesso tempo, dove  la narrazione poetica delle varie storie amorose le fa confluire come fiumi diversi in un unico mare che tutte le comprende. Ogni vicenda amorosa ha sempre un inizio che affascina e turba e rimane per sempre impresso nella memoria “E quegli attimi colorati d’amore, a ritroso, verso l’inizio,/ quando c’era soltanto uno sguardo a dirti ti amo”. Nel dispiegarsi della storia, la donna amata diventa un assoluto” Sei la via verso l’infinito, /il passaggio obbligato per l’eternità”, “sei il mio sapore assoluto/la profondità abissale”. Ma ecco che così, all’improvviso, l’amore finisce e il poeta si chiede con angoscia “Come faranno i miei occhi a sopportare il vuoto della tua/ assenza?… e le mie labbra, uccise, senza i tuoi baci?” In questa poesia intitolata E come faranno? mi pare molto significativo che la parola assenza sia isolata in un verso unico perché è questa totale mancanza che fa soffrire tutto l’essere dell’amante, coinvolgendo tutti i sensi ormai privi di quella presenza che, sola, riempiva la sua intera vita. Molto bella  la poesia “Dormo solo”, che giustamente ha vinto il Premio internazionale Pushkin. Bellissimo anche il paragone tra il mare e l’amore finito che s’intitola proprio La tristezza d’un mare finito. L’amore era incommensurabile come il mare e tuttavia è finito, precipitando il poeta in una continua ricerca che s’indirizza verso la donna che da subito gli era entrata nel sangue. Ma quanto caratterizza l’amore forse non si prova solo per  una donna, ma per tutte le donne amate. Il libro s’intitola infatti Amori nello specchio il quale diventa un oggetto odioso verso cui si dirige la rabbia dell’uomo che non si sente più amato, che è diventato solo il riflesso che rimanda lo specchio (“non parlarmi come ad uno specchio”). L’amore non esclude infatti il sentimento di rabbia che investe l’oggetto che, a differenza del poeta, può ancora vedere l’amata tutte le mattine “nei pensieri, nelle insicurezze” e nel gesto tipicamente femminile di fare le smorfie per stendere il rossetto sulle labbra. In questo modo il poeta non ritrae più una donna quasi angelicata, ma una viva, concreta che si rivela appunto nello specchio divenuto quindi un complice “perché trattiene la scia della tua immagine con cui colmo/lo squallore dei miei occhi”. Molti sono gli esempi che si possono riportare di questo incessante dialogo con la donna/le donne della sua vita. Alla fine del quale non prevale però la disperazione dell’abbandono, attraverso cui bisogna, però, passare, per superarla e aprirsi ad “un amore nuovo di cui si vedono già i bagliori”. Nella lettura del suo libro, si accende la scintilla dell’empatia perché tutti abbiamo attraversato queste fasi dell’amore che il poeta riesce a descrivere e a “cantare” in modo convincente.
— Magda Vigilante
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AMORE E ALTRI SCRITTI a cura di Francesca Marelli